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Il Fugu, meglio conosciuto come pesce palla, è uno degli alimenti più pericolosi del mondo.

I giapponesi lo adorano per le pregiate carni bianche e per il suo sapore, tant’è che in alcune zone è considerato un pesce portafortuna (anche se, viste le vittime soprattutto negli anni ’80, non si direbbe).

PERCHE È COSÌ PERICOLOSO?

Esistono circa 120 specie di Fugu ma le uniche commestibili sono il Torafugu e il Mafugu.

Questo pesce, dal prezzo piuttosto elevato, contiene al suo interno (soprattutto nel fegato, nelle ovaie e negli occhi) quantità letali di tetrodotossina, un veleno potentissimo che paralizza i muscoli della vittima lasciandola però pienamente cosciente.

Bastano pochi milligrammi per provocare la morte di una persona e non esiste alcun antidoto.

A seguito di numeri studi, è stato dimostrato che il Fugu non genera il suo veleno, ma lo assimila per via di un’alimentazione ricca di crostacei a loro volta carichi di tetrodotossine, da cui ovviamente nel tempo si è immunizzato.

CHI PUÒ CUCINARLO

Dal 1958 in Giappone, per poter servire questo piatto, è necessario che il cuoco abbia una licenza rilasciata dal Ministero della Salute, che attesti un apprendistato di almeno 2 anni, il superamento di due esami scritti e una prova di preparazione del piatto.

In Italia dal 1992 ne è vietata la vendita a scopo alimentare, e lo stesso vale per tutta l’Unione Europea a partire dal 2004.

LE TRE PREPARAZIONI PIÙ FAMOSE

Esistono decine e decine di piatti a base di fugu, ma in Giappone sono solo tre le preparazioni più diffuse.

  • FUGU SASHIMI

Grazie alla tecnica di taglio Usuzukuri, vengono realizzate delle fettine con uno spessore sottilissimo, quasi trasparenti. Successivamente sono poi disposte armonicamente nel piatto e accompagnate da salsa ponzu e cipollotto verde.

  • FUGU TECCHIRI

Si tratta di una specialità della regione del Kansai, nello specifico della prefettura di Yamaguchi. Le parti di pesce vengono bollite nel brodo dashi, insieme a tofu, funghi e verdure.

  • FUGU KARAAGE

Le parti del pesce, in questo caso, vengono prima leggermente marinate con sakè, salsa di soia, aglio e zenzero, e poi impanate e fritte. Solitamente questo piatto viene servito con succo di lime e sale.

  • PIATTO BONUS PER I PIÙ TEMERARI

Solo quattro città del Giappone sono autorizzate a preparare questo piatto.

La preparazione in questione è realizzata con le ovaie (una delle parti più velenose): queste vengono messe in salamoia per 3 anni, al fine di ridurne la tossicità e poi mescolate con la pasta di riso.